Nacque probabilmente a Firenze nel 1313. Era figlio naturale di un ricco mercante associato alla compagnia dei Bardi. Nel 1327 il padre lo portò con sé a Napoli. Era sua intenzione di instradarlo nelle attività di mercatura, facendogli fare pratica presso la succursale napoletana del banco dei Bardi. Ma a Napoli il giovane Boccaccio sentiva maggiormente il richiamo delle lettere e della vita elegante e mondana che si svolgeva intorno alla corte di Roberto d’Angiò che non quello delle più concrete attività mercantili. La ricca biblioteca angioina gli offrì la possibilità di leggere e studiare le opere della letteratura classica e delle letterature romanze (soprattutto francese). Nel 1340, a seguito del fallimento dei Bardi, Boccaccio fece ritorno a Firenze, dove si fermò fino al 1346. Seguirono brevi soggiorni a Ravenna e Forlì. Nel 1348, anno della terribile peste fiorentina, era di nuovo nella sua città, dove iniziò la stesura del Decameron, portata a termine nel giro di pochi anni. Stabilì un rapporto di devota amicizia con Petrarca. Svolse incarichi vari per conto dell’amministrazione fiorentina. Nel 1361 si stabilì a Certaldo, dove continuò la sua attività soprattutto di scrittore in latino. Nel 1373 fu invitato dal Comune di Firenze a tenere una pubblica lettura della Commedia di Dante, interrotta per le non buone condizioni di salute. Morì a Certaldo nel 1375. Opere:1334 – Giovanni Boccaccio, Caccia di Diana 1336 ca. – Giovanni Boccaccio, Filocolo 1338 ca. – Giovanni Boccaccio, Filostrato 1340 – Giovanni Boccaccio, Teseida 1342 – Giovanni Boccaccio, Elegia di Madonna Fiammetta 1342 – Giovanni Boccaccio, Amorosa visione 1342 – Giovanni Boccaccio, Comedìa delle ninfe fiorentine 1344 – Giovanni Boccaccio, Ninfale fiesolano 1351 – Giovanni Boccaccio, Trattatello in laude di Dante 1353 – Giovanni Boccaccio, Decameron 1364 – Giovanni Boccaccio, Corbaccio 1374 – Giovanni Boccaccio, Esposizioni sopra la Comedia di Dante av. 1375 – Giovanni Boccaccio, Rime