The Tree of Life
Questa sera, su Rai3 ore 21:05, il Morandini vi consiglia: The Tree of Life
The Tree of LifeThe Tree of LifeUSA 2011GENERE: Dramm. DURATA: 138′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 4 PUBBLICO: 3REGIA: Terrence MalickATTORI: Brad Pitt, Jessica Chastain, Sean Penn, Hunter McCracken, Fiona Shaw, Laramie Eppler
Palma d'oro a Cannes 2011. Tre film in uno, e già qui potrebbe cominciare la disputa tra chi ritiene il 5° film di Malick un capolavoro, chi a Cannes l'ha fischiato (e stroncato su Le Monde) e chi l'accusa di megalomania in bilico tra il sacro metafisico e la banalità New Age. Il meglio sta nella lunga storia della famiglia piccolo borghese O'Brien di Waco (Texas) negli anni '50 – genitori e 3 maschietti – che, però, comincia con la tragica notizia della morte del secondogenito, 19enne. L'altro film è breve e fa perno sul primogenito Jack che 30 anni dopo fa l'architetto a New York tra vertiginose prospettive dei grattacieli, ma lo si vede in una sequenza surreale di vivi e di morti dove incontra i membri della sua famiglia, e sé stesso, com'erano negli anni '50. Tra i due c'è il 3° film, caleidoscopio cosmico-poetico di cinema espanso che condensa miliardi di anni di un pianeta dove interagiscono i 4 elementi primordiali (fuoco, aria, acqua, terra) sino al Big Bang e ai dinosauri. Quanti mesi il solitario Malick ha dedicato alla postproduzione insieme a collaboratori prestigiosi (uno fra tutti: fotografia del messicano Emmanuel Lubezki), 8 produttori (3 donne), 5 montatori, 34 brani musicali di 9 compositori famosi (da Bach a Berlioz e Gorecki), passando dal biblico Giobbe a Freud/Jung, dalla violenza alla grazia, dall'anima all'inconscio, da Dio alla Natura? Potente e sconnesso, è un film-mondo, totale se non totalitario, fragoroso ma anche sottile. Varrebbe la pena di vederlo (al cinema più che in casa), soltanto per la storia degli O'Brien, per la fulva, lentigginosa, aerea Chastain così capace di non interferire mai con i sistemi didattici del marito (ottimo Pitt), ma non di nascondere la sua forza ribelle: il più emozionante personaggio di madre visto sul grande schermo nel primo 2000.