Venuto alla ribalta in piena era Brit Pop, presto il quintetto composto da Thom Yorke (1967), i fratelli Jonny e Colin Greewood (1971 e 1969), Ed O’Brien (1968) e Phil Selway (1967) si è rivelato capace di riscrivere radicalmente le regole del gioco, diventando una delle band più importanti del pianeta. Quella dei Radiohead è un’avventura che, come poche altre, in tempi recenti è riuscita a cambiare il volto del Rock con un approccio artistico comune soltanto a pochi altri gruppi, Genesis, Talking Heads, David Bowie e Pink Floyd. Costantemente in bilico tra ricerca espressiva, contaminazione dei generi ed esplorazione della forma canzone, i loro lavori hanno segnato indelebilmente gli ultimi due decenni di musica contemporanea. Importanti anche i segnali inviati con la distribuzione della loro musica al di là dei canali commerciali tradizionali.

 

Kid A
Parlophone, 2000 – ★★★★★

Chissà in quanti avrebbero scommesso in un altro fulminante capolavoro dopo Ok Computer. I Radiohead accantonano le chitarre e i ruoli convenzionali all’interno della band, si chiudono in studio da pazienti alchimisti e infine spiazzano tutti con queste 10 canzoni che inaugurano idealmente il millennio e si pongono come irrinunciabile pietra di paragone per tutto il Rock a venire. Rock in senso lato, ovviamente, perché Kid A è un mutante fatto di Elettronica, Krautrock, Avanguardia, Ambient, Jazz. Solo due episodi (How To Disappear Completely e Motion Picture Soundtrack) richiamano il passato, mentre Idioteque, The National Anthem, Everything In Its Right Place e Morning Bell sono il portale d’accesso a un nuovo universo. Il mondo recepisce (primo posto nella classifica di Billboard) e acclama Yorke e soci. Giustamente.

 

Canzone: Idioteque

Who’s in a bunker?
Who’s in a bunker?
I have seen too much
I haven’t seen enough
You haven’t seen it

 

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