Tragedia che mette in scena le lotte tra Franchi e Longobardi, i quali si contendono la supremazia sul suolo italiano. Personaggi principali sono Adelchi, figlio del re longobardo Desiderio, eroe puro costretto dalle ragioni del potere a svolgere un ruolo che non condivide, e la sorella Ermengarda, sposa innamorata di Carlo Magno, re dei Franchi, ma da lui ripudiata ora che il popolo dei Franchi è in guerra con quello longobardo. Entrambi saranno accomunati dalla sconfitta e da un destino di morte. Sullo sfondo il popolo italiano, vittima inerme della violenza dei potenti. Anche in questa tragedia, come nel Conte di Carmagnola, Manzoni rifiuta le convenzioni dell’unità di tempo e di luogo e inserisce i cori, nei quali commenta liricamente il dolore di Ermengarda (Sparse le trecce morbide) e la condizione di sottomissione del popolo italiano (Dagli atrii muscosi, dai fori cadenti). L’Adelchi fu composta tra il 1820 e il 1822.

Testo di riferimento: A. Manzoni, Le tragedie secondo i manoscritti e le prime stampe, a cura di I. Sanesi, II, Firenze, Sansoni, 1958.