Pubblicate nel 1902, le Novelle della Pescara riuniscono i racconti di altre raccolte precedenti. Nella sistemazione di questa produzione D’Annunzio cercò anzitutto di andare oltre il naturalismo scientifico di Terra vergine. All’interno di storie che ricalcavano molto da vicino quelle della narrativa francese contemporanea, tanto da indurre la critica ad accusare l’autore di plagio, un’istintività primordiale scardina i vincoli della socialità e della civiltà dando luogo a vicende dominate da violenza distruttiva.

Testo di riferimento: G. D’Annunzio, Tutte le novelle, a cura di A. Andreoli e M. De Marco, I, Milano, Mondadori, 1992.