Atto unico al cui centro è Anna, moglie di Paolo, che un cugino del marito ama fino al punto di uccidersi perché non è ricambiato da lei. Quando il marito viene a conoscere le ragioni del suicidio, assedia psicologicamente la donna per conoscere i segreti di quell’amore. La violazione dei "diritti dell’anima" costringerà la donna a rivelare al marito la verità. La prima rappresentazione avvenne a Verona nel 1894.

Testo di riferimento: G. Giacosa, Teatro, a cura di P. Nardi, II, Milano, Mondadori, 1948.