Dramma in tre atti messo in scena per la prima volta nel 1922, definito dall’autore «tragedia». Un giovane, a causa d’un incidente provocato da un suo rivale in amore durante una cavalcata in maschera, ha perduto il senno ed è rimasto fissato di essere il personaggio che stava impersonando, l’imperatore medievale Enrico IV. In seguito a ciò continua a vivere convinto di essere davvero Enrico IV, rinchiuso in una villa arredata in stile medievale e circondato da persone in costume. Dopo molti anni riacquista la ragione; ma, esasperato per essersi reso conto di aver sprecato la propria vita, ferisce colui che era stato responsabile del fatale incidente. In conseguenza di ciò è costretto a continuare la finzione della follia, per evitare di dover scontare la pena del proprio gesto.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di A. d’Amico, II, Milano, Mondadori, 1993.