Commedia in tre atti tratta dalla novella dallo stesso titolo (1910, poi inclusa nella raccolta La giara), messa in scena per la prima volta nel 1916 nella versione dialettale siciliana (Pensaci, Giacuminu!), interpretata dalla compagnia di Angelo Musco; al 1917 risale la prima pubblicazione, in lingua. Il vecchio professor Toti sposa la giovane Lillina, amante di Giacomino Delisi e di lui incinta. Dopo la nascita di una bambina, il Toti, sfidando pettegolezzi e convenzioni sociali, fa sì che Giacomino possa frequentare la propria figlia e Lillina; e quando il giovane, spinto dallo scandalo che la sua insolita condotta ha destato anche tra i suoi familiari, interrompe quella consuetudine, lo stesso Toti lo convince a ritornare sui suoi passi e continuare a vivere accanto alla bambina e alla madre di lei, che costituiscono la sua vera famiglia.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di A. d’Amico, I, Milano, Mondadori, 1986.