I Due primi canti delle lagrime d’Angelica, dedicati a Maria d’Aragona, moglie del marchese di Vasto, furono tratti nel 1535 da Aretino da alcune stanze appartenute originariamente alla Marfisa, che si erano salvate dai tagli che l’autore fece di molte ottave di questo poema in occasione della sua messa a stampa nel 1532. Il poemetto avrebbe dovuto narrare le avventure di Angelica dopo le nozze con Medoro, ma si fermò alla settantottesima ottava del canto II, nel pieno di versi percorsi da una vibrante sensualità.

Testo di riferimento: P. Aretino, Poemi cavallereschi, a cura di D. Romei, Roma, Salerno Editrice, 1995. I Poemi cavallereschi di Pietro Aretino