Scritto a Vienna e rappresentato per la prima volta a Schönbrunn nella primavera del 1751 con musiche di Giuseppe Bonno, Il re pastore è la storia del principe Aminta che, fuggito dalla corte paterna alla ricerca di una semplicità originaria, viene ricondotto da Alessandro Magno ai propri doveri dinastici e realizza l’ideale del principe saggio. Il testo, frutto tardo della produzione metastasiana, venne musicato da Gluck nel 1756 e, più tardi, anche da Mozart per una messa in scena che avvenne a Salisburgo nel 1775.

Testo di riferimento: Tutte le opere di Pietro Metastasio, a cura di B. Brunelli, I, Milano, Mondadori, 1953.