Alfieri Vittorio, La virtù sconosciuta
La virtù sconosciuta è un’operetta in forma di dialogo composta da Alfieri durante il soggiorno in Alsazia nel 1786, e stampata la prima volta nel 1788 (ma con data 1786). L’autore immagina che compaia dinanzi a lui l’ombra di Francesco Gori, suo amico carissimo da poco scomparso. Nel dialogo sono messi a confronto due scelte di vita: quella del poeta che si fa carico di una missione pubblica di verità e quella di chi invece spende la propria grandezza nell’intimo dell’animo e dei pochi rapporti privati. Il confronto dà occasione all’Alfieri di ritornare sui temi fondamentali del suo pensiero: la libertà dell’individuo di fronte al tiranno, l’ignavia della grandissima maggioranza degli uomini ("la folla dei nati-morti"), il disinganno della gloria. Lo stile, sostenutissimo, dà alla prosa cadenze ritmiche prossime a quelle della poesia.
Testo di riferimento: V. Alfieri, Scritti politici e morali, a cura di P. Cazzani, I, Asti, Casa d’Alfieri, 1951.