Rapina a Stoccolma

Rapina a Stoccolma
Stockholm
USA-Can.2018
GENERE: CommediaDURATA: 92′VISIONE CONSIGLIATA: Adatto ai minori in compagnia di un genitore o di un adulto
CRITICA: ***
REGIA: Robert Budreau;
ATTORI: Noomi Rapace; Ethan Hawke; Mark Strong; Christopher Heyerdahl; Bea Santos;

I fatti raccontati sono realmente accaduti. La rapina alla Sveriges Kreditbanken, nel 1973 a Stoccolma, fu un clamoroso caso mediatico, senza precedenti: Lars Nystrom (Hawke) irrompe armato in banca, sequestra gli impiegati presenti e costringe la polizia a scarcerare il suo amico Gunnar (Strong) in cambio del rilascio di alcuni di loro. Poi i 2 rapinatori tengono in ostaggio le 4 persone rimaste per 131 ore (sono quasi 6 giorni!). Con i suoi modi stravaganti, Lars conquista la simpatia dei prigionieri e in particolare di Bianca (Rapace), una giovane impiegata, madre di 2 bambini, che aiuta i rapinatori in un folle tentativo di fuga. Il rapporto che si creò tra loro e in particolare tra Lars e Bianca, quasi d’amore, diede il nome a quella che fu poi sempre chiamata la “sindrome di Stoccolma” (definizione coniata dal criminologo e psicologo Nils Bejerot, che aiutò la polizia durante la rapina), spesso citata sui giornali o nei romanzi, ma mai classificata ufficialmente in alcun manuale di psicologia, anche se è stata moderatamente oggetto di studio e ricerche. Il canadese Budreau – che si è ispirato a un articolo del 1975 apparso sul “New Yorker” – cambia i nomi dei personaggi e qualche altro dettaglio, romanza la situazione e la racconta con una certa ironia: la rapina è paradossale e quasi comica, Hawke è goffo e imbranato, canta Bob Dylan, ha il mito di Butch Cassidy e Sundance Kid e chiede la Mustang di Steve McQueen in Bullitt, i poliziotti non sono simpatici. I 3 protagonisti ben affiatati forse non sono molto approfonditi psicologicamente, ma funzionano e piacciono. M2 Pictures distribuisce.