Canto
di Mina
Dio non canta. Forse non ha mai cantato: si vede che non gli serviva. Ha dato il canto a tutti gli elementi che popolano questo mondo e che si danno da fare per tenerlo vivo. Il rumore dell’esistenza è canto. Canta l’acqua, il vento, cantano le fronde degli alberi, le pietre, cantano gli animali, canta l’uomo. Il canto è un grido, un ululato a gola aperta. Sfiora e urta e sfonda e spacca e libera e imprigiona. Non gli serve di essere ascoltato per avere valore. È una liberazione. Una manifestazione della verità. E non ha bisogno di spettatori.
Mina, cantante.
Le parole servono per pensare: più parole conosciamo più il pensiero è articolato. Di qui l’importanza dell’uso del vocabolario.
Lo Zingarelli ha fatto di più: ha messo per iscritto i pensieri sulle parole, invitando in esclusiva alcuni esponenti di rilievo del mondo della cultura, della scienza, dello sport e del costume a scrivere la definizione di una parola della lingua italiana che potesse essere rivelatrice della loro personalità e del loro lavoro.
L’operazione si chiama “Definizioni d’autore” [#definizionidautore]: piccole narrazioni o ricordi personali, punti di vista originali sul significato di una parola, messi ciascuno a corollario nella scheda lessicografica della voce di riferimento nel vocabolario. Ogni anno le Definizioni d’autore aumentano, arricchendo sempre di più lo Zingarelli.
Perché? Per pensare: sono riflessioni che offrono uno strumento in più per comprendere e ragionare sulle parole. Chi consulta il vocabolario, a scuola o per lavoro, può trovare un suggerimento inatteso, uno sguardo laterale e nuovo, frutto di esperienza, studio, talento e sensibilità fuori dal comune.
Gli autori delle Definizioni hanno rinunciato al compenso proposto dall’editore, che l’ha devoluto per loro conto al programma nazionale Nati per Leggere, ANT, Unicef e Art4sport o ad altre associazioni indicate dagli autori stessi.