difetto

Il difetto è un’imperfezione. Un’imperfezione fisica, facilmente arginabile grazie a una grande personalità o a un grande chirurgo, ma anche morale, di più delicata gestione interiore. Agli uomini alcune caratteristiche fisiche con cui noi donne conviviamo a fatica non dispiacciono: il diastema sdoganato da Jane Birkin, simbolo dell’artista eccentrica, i capelli indomabili, indizio di un’indole selvaggia, qualche chilo in più distribuito con più o meno armonia nelle curve del corpo, nelle quali perdersi senza smarrirsi. C’è peraltro da fare chiarezza e non confondere i difetti comunemente indicati come tali, come la scortesia, il disordine, l’inclinazione alle lungaggini, l’opportunismo, l’ingratitudine, con le sempre sgradevoli ira, superbia e invidia e le più divertenti gola e lussuria – i celebri vizi. La vera svolta sta nel trasformare i difetti, per quanto possibile, in risorse e non in limiti. Come sfruttarli a nostro vantaggio? Con le uniche qualità che rendono più tollerabili le lacune: la sincerità, la consapevolezza e la sempre salvifica arte dell’ironia.

Geppi Cucciari, conduttrice e attrice comica

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