eleganza

Non si compra l’eleganza: la si possiede, è un dono innato. Per questo, l’eleganza non può essere insegnata: come il talento è qualcosa che, semplicemente, c’è. È il tocco di Mozart o di Giotto, la bellezza di Arvo Pärt o di Picasso. Eppure l’eleganza non è soltanto in uno stile, in un modo di porsi o nella grazia di un movimento irripetibile e leggero; si trova anche dove non è lecito aspettarsela: nella fatica del lavoro, nell’onestà. È elegante a suo modo ogni cosa che è o sa apparire semplice, sobria e ci connette con il mistero profondo della vita: il pianto di un bambino, il ridere degli uomini e delle donne, il nostro stesso essere vivi, perfino l’atto del morire.

Carla Fracci, ballerina

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