Questa sera, su Paramount Channel ore 21:10, Il Morandini consiglia:

L’ultimo dei mohicani (3)
The Last of the Mohicans (3)
USA 1992
GENERE: Avv. DURATA: 122′ VISIONE CONSIGLIATA: RAG.
CRITICA: 3 PUBBLICO: 3
REGIA: Michael Mann
ATTORI: Daniel Day-Lewis, Madeleine Stowe, Russell Means, Eric Schweig, Jodhi May, Steven Waddington, Maurice Roëves, Patrice Chéreau, Wes Studi, Pete Postlethwaite

Con diversi aggiustamenti narrativi e ideologici, M. Mann, robusto specialista di cinema d’azione, e il suo cosceneggiatore Christopher Crowe si rifanno alla sceneggiatura scritta da Philip Dunne per l’edizione del 1936. Come e più che nelle versioni precedenti, il vero eroe è il bianco Occhio di Falco (Day-Lewis in gran forma), mentre i due mohicani amici, Chingachgook e suo figlio Uncas, gli fanno da spalla. Più che in passato, il culmine della vicenda è l’assedio di Fort William Henry in cui, durante la guerra franco-britannica dei sette anni (1756-63), gli inglesi furono sconfitti da forze francesi preponderanti. Difetti e debolezze non mancano, ma molto gli dev’essere perdonato perché ricrea un senso antico dell’avventura e dei grandi spazi, restituisce (anche per merito del colore di Dante Spinotti) il sapore di un’epoca col gusto di una vecchia stampa, ha la forza ingenua dei grandi sentimenti. Il film dà concretezza visiva alla parola “imboscata” e tiene fede alla bella immagine che gli fece da manifesto: l’agile Day-Lewis in corsa col tomahawk in pugno e la lunga carabina a tracolla. Dal romanzo (1826) di J. Fenimore Cooper fu tratto anche lo “spaghetti-western” La valle delle ombre rosse (1965) di Harald Reinl.

AUTORE LETTERARIO: James Fenimore Cooper

La recensione del film è tratta da:
il Morandini 2018
a cura di Laura Morandini, Luisa Morandini, Morando Morandini
Zanichelli editore