Vogliamo anche le rose
Questa sera, su Rai5 ore 21:15, il Morandini vi consiglia: Vogliamo anche le rose
Vogliamo anche le roseIt.–Svizz. 2007GENERE: Doc. DURATA: 85′ FOTOGRAFIA: BN/Col. VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 2REGIA: Alina Marazzi
Come il precedente Un'ora sola ti vorrei sulla vita e la morte (1977) di Lisa Hoepli, sua madre, è un film di montaggio. Contrariamente all'altro, è fatto di materiali eterogenei: cinecronache, dibattiti TV, film indipendenti, disegni animati, immagini di fotoromanzi, filmini in Super 8, pubblicità, 3 diari di donne scritti nel '67, nel '74 e nel '78-'79, trovati nell'Archivio Nazionale dei Diari di Pieve Santo Stefano (AR) e letti dalle voci di 3 attrici (Anita Caprioli, Teresa Saponangelo e Valentina Carnelutti). Il racconto è una rievocazione e un'indagine sullo scenario dei movimenti femminili e femministi del ventennio 1960-79. Si snoda su 2 linee narrative che s'intersecano tra loro come i due poli di una dialettica tra pubblico e privato. Sul versante pubblico: la trasformazione dei modelli socioculturali per opera delle lotte femministe e civili sul divorzio, l'aborto, la contraccezione (rimasta per legge sino al 1971 “reato contro la stirpe”), la violenza sessuale. Sul versante privato: i racconti in prima persona di 3 donne provenienti da ambienti e culture diverse. Aiutata nel montaggio da Ilaria Fraioli, l'autrice ha fatto interagire le componenti di un materiale così caleidoscopico anche per restituire, come lei stessa dice, “la temperatura estetica e formale di quel periodo”. Risulta evidente in questo resoconto del passato prossimo il forte aggancio col presente dell'Italia del primo 2000. La lotta per l'autodeterminazione del corpo della donna e della sua sessualità e tutt'altro che finita. Anzi, è arretrata. Scene: Gaia Giani. Musica: Ronin. Distribuzione: Mikado.