La parola di oggi è: féminin


féminin /feminɛ˜/
agg. sost. [f. féminine /feminin/ ]1 femminile: sexe féminin, sesso femminile; charme féminin, fascino femminile; équipe féminine, squadra femminile; les succès féminins d’un homme, le conquiste femminili di un uomo (ling.) genre féminin, genere femminile; article, adjectif, nom féminin, articolo, aggettivo, sostantivo femminile; un mot du (genre) féminin, un vocabolo di genere femminile; le féminin des adjectifs, il femminile degli aggettivi; adjectif au féminin, aggettivo al femminile (letter.) rime féminine, rima femminile2 femmineo, femminino: un danseur aux gestes féminins, un ballerino dalle movenze femminee; l’éternel féminin, l’eterno femminino.


NOTE D’USO

Normalmente il femminile degli aggettivi e quello di numerosi sostantivi si ottiene in francese aggiungendo semplicemente una e al maschile. Vi sono tuttavia numerosi aggettivi e sostantivi femminili irregolari, molti dei quali si distinguono abbastanza nettamente da quelli maschili. Nel caso più semplice si osserva il raddoppio della consonante finale maschile, per es. bon/bonne (buono/buona), lion/lionne (leone/leonessa), chat/chatte (gatto/gatta), italien/italienne (italiano/italiana)…Ma vi sono casi assai più complessi: quelli delle voci in cui al femminile compare un suffisso del tutto diverso da quello maschile. Elenchiamo qui di seguito le forme più diffuse:-eur → -euse: danseur/danseuse (danzatore/danzatrice)-eux → -euse: heureux/heureuse (felice)-teur → -trice: instituteur/institutrice (maestro/maestra, insegnante)-eau → -elle: beau/belle (bello/bella); nouveau/nouvelle (nuovo/nuova)-er → -ère: infirmier/infirmière (infermiere/infermiera)-ou → -olle: mou/molle (molle); fou/folle (matto/matta)-oux → -ouse: époux/épouse (sposo/sposa)Esistono anche femminili molto particolari come, dai maschili caduc e grec, caduque (caduca) e grecque (greca).I femminili irregolari sono segnalati come lemmi, il che rende più facile reperirli attraverso la consultazione del dizionario ( pluriel).Alcuni sostantivi maschili, per lo più relativi a professioni e qualifiche, non hanno forma femminile e sono quindi usati al maschile anche per riferirsi a donne. Tra questi sostantivi, certi, come auteur, posseggono una forma femminile rara o desueta (autrice) e una forma femminile di formazione recente e di uso sempre più esteso (auteure), nessuna delle quali è riconosciuta dall’Académie française. Entrambe le forme sono, per così dire, connotate: la prima negativamente (l’uso del femminile è percepito come forma di discriminazione, il che spiega perché sia diventata desueta), la seconda positivamente (l’uso del femminile è percepito come rivendicazione dell’identità femminile). Altri esempi: écrivain/écrivaine; poète (un poète o une poète per una donna, mentre poétesse è desueto al pari di autrice); sculpteur (al maschile anche per una donna oppure nelle forme sculptrice e sculpteuse); sénateur (al maschile anche per una donna oppure nella forma femminile sénatrice). Quando questi nomi maschili si riferiscono a una donna, è frequente l’uso appositivo, per esempio une femme écrivain.
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