naturalisme /natyʀalism/
s. m.naturalismo.
NOTE DI CULTURA: Le naturalisme è un indirizzo letterario tipicamente francese, formatosi nel periodo tra il 1860 e il 1880, sotto l’influenza di Gustave Flaubert e delle idee di Hippolyte Taine. Capofila indiscusso della scuola, cui appartennero diversi scrittori, fu Émile Zola che, in analogia con le nuove teorie della medicina sperimentale di Claude Bernard (► déterminisme), ne scrisse il manifesto teorico con Le roman expérimental (1880). La dottrina (non il nome) ebbe notevole influenza in Italia, anche grazie a Francesco De Sanctis. I problemi sollevati dal rapporto tra letteratura e scienza furono discussi da Ferdinand Brunetière (1849-1906) – noto critico e direttore della Revue des deux mondes – in Le roman naturaliste (1883).

symbolisme /sɛ̃bɔlism/
s. m.simbolismo.
NOTE DI CULTURA: Nell’ambito della teoria della storia, il termine symbolisme designa la tendenza ad attribuire un significato symbolique agli avvenimenti storici.Nella storia della letteratura francese e più in generale nel quadro del grande rinnovamento moderno del linguaggio della lirica europea, il movimento del symbolisme, nato da una reazione contro le Parnasse e il () naturalisme e legato in primo luogo ai nomi di S. Mallarmé, A. Rimbaud e P. Verlaine, si basava sull’idea di un legame profondo fra l’arte e il simbolismo spirituale. Il primo e fondamentale testo del symbolisme è il poemetto L’après-midi d’un faune (1876) di Mallarmé, poi musicato nel 1894 da Claude Debussy (1862-1918). Il movimento apparve con il Manifeste du symbolisme [Manifesto del simbolismo] pubblicato da Jean Moréas su Le Figaro nel 1886 e una serie di riviste che ebbero risonanza europea. Oltre che in musica e pittura, il symbolisme ha avuto una ramificazione in ambito teatrale, in particolare con l’opera di Maurice Maeterlinck (1862-1949).