La parola di oggi è: tache


tache /taʃ/
s. f.1 macchia, chiazza: tache d’encre, de graisse, macchia d’inchiostro, di grasso; (fig.) faire tache, stonare; (fig.) faire tache d’huile, espandersi a macchia d’olio les taches du léopard, le macchie (della pelliccia) del leopardo; taches de rousseur, taches de son, lentiggini; tache de vin, voglia di vino tache de couleur, macchia di colore; peindre par taches, dipingere a macchie (fig.) une vie sans tache, una vita senza macchie; l’Agneau sans tache, l’Agnello di Dio; la tache originelle, il peccato originale (anat.) tache acoustique, macchia acustica (astron.) les taches solaires, le macchie solari2 macula, macchia (biol.) tache germinative, macula germinativa (anat.) tache jaune de l’œil, macula lutea, macchia gialla dell’occhio3 (fig., fam.) tonto (m.): quelle tache, ton copain!, che tonto il tuo amico!


FALSI AMICI

tache non significa tasca tacca. Se viene dal gotico taikns (segno), il senso originario era piccola zona di colore differente in una superficie di colore uniforme. Da qui al senso di macchia il passo è breve. Da tache viene (XIII secolo) la parola italiana taccia, con estensione dell’idea di macchia: accusa, imputazione dovuta alla pubblica opinione, cattiva fama (l’espressione di mala taccia significava di mala fama). Non era lontano dal nuovo senso di tache (XVI secolo) come () souillure (bruttura, lordura) morale, subito applicato al campo religioso per designare la () impureté, poi addirittura le () péché fino all’equivalenza fra tache originelle e péché originel. Secondo i moralisti, la () innocence era la condizione sans tache. Questo senso si è perduto e con esso ogni corrispondenza fra tache e taccia.
COLLOCATORI tache (macchia): 1 + agg. difficile, huileuse, indélébile, tenace 2 + v. effacer, éliminer, enlever.
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