cagliàre (1) / kaʎˈʎare/
[sp. callar ‘tacere, dissimulare’, dal lat. parl. *callāre, dal gr. chaláō ‘io lascio andare’ av. 1543]
v. intr.
1 Perdersi d’animo, allibire.
2 Tacere.


cagliàre (2) / kaʎˈʎare/ o quagliàre
[lat. coagulāre. V. coagulare av. 1336]
A v. intr. (io càglio; aus. essere)
Rapprendersi a causa dell’acidità del caglio aggiunto, detto del latte.
B v. tr.
Far rapprendere: poi col presame cagliò la metà di quel candido latte (G. Pascoli).


quagliàre / kwaʎˈʎare/
[var. antica di cagliare (2) av. 1580]
v. intr. (io quàglio; aus. essere)
1 (centr., merid.) V. cagliare (2).
2 (fig.) Giungere a compimento, concludersi positivamente.


squagliàre / skwaʎˈʎare/
[da quagliare, con s- 1250 ca.]
A v. tr. (io squàglio)
Liquefare, sciogliere, fondere: il sole squaglia la neve.
B squagliàrsi v. intr. pron.
1 Liquefarsi, sciogliersi: la neve al sole si squaglia.
2 (fig.) Andarsene furtivamente, svignarsela: al momento di pagare si sono squagliati | Anche nella forma squagliarsela (con valore intens.): il ladruncolo è riuscito a squagliarsela.
 SFUMATURE
squagliare – sciogliere – stemperare
Squagliare è parola d’uso familiare per indicare l’atto di portare allo stato liquido una sostanza solida. Suo sinonimo corrente è sciogliere, che indica anche l’azione di dissolvere una sostanza solida in un liquido. Termine affine è stemperare che definisce l’atto di diluire una sostanza solida in un liquido fino a formare un impasto; in senso figurato, stemperare è attenuare l’efficacia o la forza di qualcosa.