decòro / deˈkɔro/
[vc. dotta, lat. decōru(m), da decēre ‘convenire’ sec. XIII]
A s. m.
1 Sentimento, coscienza della propria dignità, che si riflette nell’aspetto, negli atteggiamenti, nell’operato e sim.: vestirsi, comportarsi, vivere con decoro; ciò che il decoro impone; discorso che offende il decoro; essere privo di decoro. SIN. dignità.
2 Onore, prestigio: il decoro della magistratura, della famiglia; salvare, tutelare il decoro della nazione.
3 (fig., lett.) Lustro, vanto: essere il decoro della patria | (lett.) Gloria.
4 (fig.) Ornamento: il giardino costituiva il solo decoro della casa | (lett.) decoro di stile, di lingua, forma conveniente, appropriata.
5 Motivo ornamentale in alcuni manufatti di ceramica, come piastrelle e stoviglie da tavola.
B agg.
Decoroso.
SFUMATURE dignità.


dignità / diɲɲiˈta*/ o dignitàde, dignitàte, degnità
[vc. dotta, lat. dignitāte(m), da dĭgnus ‘degno’ sec. XII]
s. f. inv.
1 Stato o condizione di chi (o di ciò che), per qualità intrinseche o per meriti acquisiti, è o si rende meritevole del massimo rispetto: la dignità della persona umana; la dignità del nome, dell’abito talare, della famiglia, della nazione; gli uomini nascono uguali in dignità e diritti; tutelare la dignità del lavoro.
2 Rispetto di sé stessi: un uomo pieno di dignità; non ha più un briciolo di dignità | Decoro: si è comportato con grande dignità; cerchiamo di conservare la calma e la dignità.
3 Aspetto autorevole e severo: la dignità del suo viso incute soggezione.
4 Ogni carica che comporta onori, preminenze, autorità: dignità cavalleresca, senatoriale, papale | Privilegio: privare qlcu. di una dignità | (est.) Condizione sociale elevata, posizione di prestigio: la sua dignità è in pericolo.
5 (spec. al pl.) Persona investita di una carica autorevole: le più alte dignità militari, civili, religiose.
 SFUMATURE
dignità – decoro – decenza
Dignità è lo stato o la condizione di chi o di ciò che, per qualità intrinseche o per meriti acquisiti, si rende meritevole di rispetto e si comporta in modo da conservare tale rispetto. Un comportamento e un aspetto esteriore improntati a dignità costituiscono ciò che si definisce decoro. Più debole è decenza, che evoca un’apparenza o un comportamento adeguati al buon gusto e al pudore, ma non suggerisce un tratto di particolare distinzione.
SFUMATURE contegno, ►maestà.