farraginóso / farradʒiˈnoso/ (o -ṣ-)
[da farragine 1673]
agg.
costituito da elementi confusi e disorganici e perciò disordinato, macchinoso: discorso farraginoso; farraginosi volumi di privati ed oscuri interpreti (C. Beccaria)
|| farraginosaménte, avv.
|| farraginosità, s. f. inv. confusione, macchinosità


farràgine / farˈradʒine/ o farràggine
[vc. dotta, lat. farrāgine(m) ‘miscuglio di biade per il bestiame’, da fār, genit. fărris ‘grano’; passò poi già in lat. a significare ‘miscuglio di varie materie e cose’ av. 1566]
s. f.
(raro, spec. fig.) moltitudine confusa di cose disparate: una farragine di libri, di opinioni, di citazioni SIN. congerie, confusione, guazzabuglio
SFUMATURE guazzabuglio


guazzabùglio / ɡwattsaˈbuʎʎo/
[comp. di deriv. dei v. guazzare e (gar)bugliare av. 1449]
s. m.
1 miscuglio confuso di cose diverse (anche fig.): guazzabuglio di ingredienti, di colori, di idee; questo guazzabuglio del cuore umano (A. Manzoni)
2 (disus.) acqua mescolata a neve
 SFUMATURE
guazzabuglio – farragine – accozzaglia
Guazzabuglio e farragine descrivono entrambe un miscuglio di cose eterogenee, ammassate in maniera confusa, disordinata, ma farragine è termine di uso più elevato. Accozzaglia ha lo stesso significato, ma suggerisce l'idea di un insieme di cose che cozzano fra loro, contrastano, non stanno bene insieme.