La parola di oggi è: intromissione / intromettere


intromissióne / intromisˈsjone/
[vc. dotta, lat. tardo intromissiōne(m), da intromĭssus ‘intromesso’ 1540]
s. f.
1 ingerenza: eliminare, neutralizzare ogni intromissione straniera
2 (raro, lett.) mediazione: intromissione disinteressata


introméttere / introˈmettere/ o entrométtere
[vc. dotta, lat. intromĭttere, comp. di ĭntro ‘nell'interno’ e mĭttere ‘mettere’ 1284 ca.]
A v. tr. (coniug. come mettere)
1 (raro) mettere dentro o in mezzo SIN. interporre
2 fare ammettere alla presenza di qlcu., far ricevere da qlcu. SIN. introdurre
B introméttersi v. rifl.
1 mettersi in mezzo tra due persone, spec. come paciere: un comune amico s'intromise ed evitò il peggio
2 voler entrare in faccende che non riguardano direttamente: non devi intrometterti nei miei affari SIN. immischiarsi, impicciarsi, ingerirsi
C introméttersi v. intr. pron.
(raro, lett.) frapporsi, intervenire: cosa non sarà che s'intrometta / da poterti turbar questo pensiero (L. Ariosto)