adulteràre // o avolteràre
[vc. dotta, lat. adulterāre, comp. di ăd e alterāre ‘alterare’ 1268]
A v. tr. (io adùltero)
1 Alterare, spec. a scopo di lucro, un prodotto alimentare con l’aggiunta di sostanze simili spec. di minor pregio e spesso nocive: adulterare il burro, il vino. SIN. Sofisticare.
2 (fig., lett.) Corrompere, guastare: adulterare la lingua natia.
3 †Indurre a commettere adulterio.
B v. intr. (aus. avere)
†Commettere adulterio.
SFUMATURE alterare.

alteràre //
[vc. dotta, lat. tardo alterāre, da ălter ‘altro’ 1266]
A v. tr. (io àltero)
1 Modificare l’essenza, l’aspetto o la funzionalità di qlco. spec. peggiorandoli: il caldo altera i cibi; la luce artificiale altera i colori.
2 Falsificare, contraffare: alterare i registri contabili; alterare i suoni, le voci.
3 (fig.) Rendere nervoso, irascibile: basta un nonnulla per alterarlo.
B alteràrsi v. intr. pron.
1 Modificarsi, sciuparsi, rovinarsi: questo tessuto si altera con l’umidità.
2 (fig.) Scomporsi, irritarsi.
 SFUMATURE
alterare – falsare – manomettere – adulterare
Alterare è introdurre modifiche anche parziali ma comunque sufficienti a cambiare l’aspetto, la struttura, la composizione di qualcosa; può essere il risultato di un’azione neutra o non intenzionale, o anche di un intento consapevolmente doloso. Una modifica intenzionale e comunque peggiorativa è suggerita invece da falsare. Manomettere, che propriamente indica l’azione di alterare, violare qualcosa senza averne il diritto, comunemente si riferisce a un intervento pratico volto a sabotare il funzionamento di un apparecchio. Adulterare descrive l’aggiunta di sostanze estranee a un alimento, per migliorarne artificialmente le caratteristiche o allungarne i tempi di conservazione.