allòro //
[lat. lauru(m), di orig. preindeur. 1290]
s. m.
1 Albero sempreverde delle Lauracee con foglie alterne, semplici, coriacee e persistenti, aromatiche, fiori giallastri in piccole ombrelle ascellari e frutti neri a drupa (Laurus nobilis) | Alloro spinoso, agrifoglio. ILL. piante/3 | Foglie di tale pianta, usate in cucina per dare aroma: mettere l’alloro nell’arrosto. ILL. flora/1.
2 (fig.) Vittoria, trionfo, gloria: Napoleone si cinse degli allori di Austerlitz, di Jena e di molte altre battaglie; gli allori di Cesare | L’alloro poetico, la corona d’alloro con cui si cingeva la fronte dei poeti in Campidoglio | Mietere allori, ottenere un gran numero di successi, di vittorie | Riposare, dormire sugli allori, stare inoperoso, accontentandosi dei successi ottenuti.
|| allorìno, dim.

làuro //
[vc. dotta, lat. lāuru(m), termine mutuato da una lingua indigena mediterr., non indeur. 1319]
s. m.
1 (lett., bot.) Alloro | Lauro ceraso, V. lauroceraso.
2 (lett., fig.) Emblema di gloria e sim.: conquistare il lauro della vittoria | Lauro poetico, lauro di Parnaso, (ellitt.) lauro, gloria poetica | Lauro olimpico, vittoria ottenuta alle Olimpiadi.

laurocèraṣo // o làuro cèraṣo
[comp. di lauro ‘alloro’ e ceraso ‘ciliegio’ av. 1597]
s. m.
Albero o arbusto delle Rosacee con foglie persistenti, lucide, coriacee, usate come calmante per la tosse (Prunus laurocerasus).

orbàco //
[lat. lāuri bācca(m) ‘bacca di alloro’; la l- iniziale fu sentita come articolo (*l’orbacca; cfr. azzurro e usignolo) 1362]
s. m. (pl. -chi)
(lett.) Alloro, lauro.