La parola del giorno è: carcere
♦càrcere //
[lat. cărcere(m) ‘recinto’, poi ‘prigione’, da una radice raddoppiata di orig. incerta ☼ av. 1292]
s. m. o (lett.) f. (pl. càrceri f. o raro m., †càrcere f.)
1 Stabilimento in cui vengono scontate le pene detentive: entrare in carcere; evadere dal carcere | Carcere circondariale, quello istituito in ogni città che sia sede di tribunale | Carcere di massima sicurezza, quello per detenuti di particolare pericolosità sociale, nel quale sono minime le possibilità di fuga. SIN. Prigione.
2 Correntemente, carcerazione: scontare tre anni di carcere | Carcere preventivo, carcerazione preventiva.
3 (est.) Luogo chiuso, in cui si gode scarsissima libertà: questa casa per me è un vero carcere.
4 Nei circhi romani, il recinto dove stavano cavalli e bighe prima della corsa.