La parola del giorno è: clamore / clamoroso
♦clamóre //
[vc. dotta, lat. clamōre(m), da clamāre. V. chiamare ☼ av. 1294]
s. m.
1 Forte rumore prodotto da più persone che parlano o gridano insieme: i clamori della folla, del pubblico. SIN. Frastuono, schiamazzo, vocio.
2 (lett.) Forte rumore prodotto da qlco.: al sibilare del vento si univa imponente il clamore del mare (I. SVEVO). SIN. Frastuono, strepito.
3 (est.) Vivace interesse, diffusa curiosità: avvenimento che desta, suscita clamore. SIN. Chiasso, scalpore.
4 (est.) †Lamento, protesta.
5 (est.) †Preghiera, implorazione.
♦clamoróso // (o -ṣ-)
[vc. dotta, lat. tardo clamorōsu(m), da clāmor. V. clamore ☼ 1763]
agg.
1 Fragoroso, rumoroso: un alterco clamoroso; applausi clamorosi. SIN. Chiassoso.
2 (fig.) Che suscita scalpore, che fa parlare molto di sé: un avvenimento, un processo clamoroso; sconfitta, vittoria clamorosa.
|| clamorosaménte, avv.