diàpaṣon //
[vc. dotta, lat. diapāson, dal gr. diapasón ‘(accordo ottenuto) per mezzo (diá) di tutte (pasôn, sottinteso chordôn ‘corde’)’ 1511]
s. m. inv.
1 Registro di una voce o di uno strumento | (fig.) Culmine, massimo grado: giungere, arrivare, al diapason; raggiungere il diapason.
2 (mus.) Suono di altezza fissa, pari al la di 440 hertz, usato per intonare le altre note e accordare gli strumenti | Strumento acustico, di vario tipo, che emette la frequenza corrispondente alla nota la. SIN. Corista.

accordàre //
[o dal lat. *acchordāre, da chŏrda (degli strumenti musicali) o dal lat. *accordāre, da cŏr, genit. cŏrdis, ‘cuore’ 1219]
A v. tr. (io accòrdo)
1 Mettere d’accordo, in armonia: accordare le opposte tendenze.
2 (est.) Uniformare due o più elementi, spec. colori e sim., in modo da evitare contrasti e discordanze: accordare la tappezzeria e i tappeti.
3 (mus.) Realizzare la giusta intonazione degli strumenti musicali in base al la del corista o diapason | Dare la identica giusta intonazione a strumenti e voci di un complesso.
4 Concordare in genere, numero, caso e persona i termini di una frase.
5 Concedere: accordare un beneficio, una grazia; accordare l’amnistia.
B accordàrsi v. rifl. recipr.
Mettersi d’accordo: ci accordammo sulle clausole del contratto.
C accordàrsi v. intr. pron.
Conformarsi: i tuoi atti non s’accordano con le tue parole | Intonarsi, armonizzarsi: il colore delle tue scarpe non si accorda con quello dell’abito.