dìscolo //
[vc. dotta, lat. tardo dy̆scolu(m), dal gr. dýskolos ‘difficile, spiacevole’, opposto a éukolos ‘facile’, di etim. incerta 1374]
A agg. e s. m. (f. -a)
1 (raro, disus.) Che (o Chi) ha costumi riprovevoli, conduce vita scapestrata e sim.: uomini discoli.
2 (est.) Che (o Chi) si dimostra eccessivamente vivace, insofferente alla disciplina e sim.: ragazzo discolo; un gruppo di discoli.
B agg.
1 †Difficile a contentare.
2 †Rozzo, illetterato: io … come uomo discolo e grosso, mi proposi di scrivere la presente opera (F. SACCHETTI).
|| discolàccio, pegg. | discolétto, dim.

Giamburràsca // o Gianburràsca
[comp. di Gian(ni) e burrasca, n. del protagonista di un libro per ragazzi, Il giornalino di Gian Burrasca (1907), dello scrittore L. Bertelli (1858-1920), noto con lo pseudonimo di Vamba 1955]
s. m. e f. inv.
Ragazzo vivacissimo, monello. SIN. Discolo.