fìbula //
[vc. dotta, lat. fībula(m). V. fibbia 1342]
s. f.
1 (anat.) Perone.
2 (archeol.) Fibbia, fermaglio.

fìbbia //
[lat. fībula(m), da fīgere ‘ficcare’ av. 1333]
s. f.
Fermaglio di varia materia e forma usato per tenere chiuse cinture, braccialetti e sim. o come ornamento.
|| fibbiétta, dim.

affibbiàre //
[lat. parl. affibulāre, comp. di ăd e fībula ‘fibbia’ sec. XIII]
v. tr. (io affìbbio)
1 Congiungere insieme con fibbia o altro fermaglio: affibbiare gli stivali, l’orologio | Anche in forma pron. (con valore intens.): affibbiarsi le scarpe, il vestito.
2 (fig.) Dare qlco. di sgradito: affibbiare botte, ingiurie | Attribuire: affibbiare colpe, opinioni non vere | (scherz.) Appioppare: affibbiare un nomignolo, monete false.

infibulazióne //
[da infibulare av. 1758]
s. f.
(antrop.) Operazione compiuta sia sulle donne che sugli uomini destinata a impedire i rapporti sessuali; negli uomini mediante la chiusura del prepuzio con una fibula (come presso gli antichi Romani) e nelle donne mediante la cucitura parziale delle labbra vulvari (come tra i Somali).