grottésco //
[da grottesca, in quanto pittura bizzarra 1538]
A agg. (pl. m. -schi)
Di ciò che è ridicolo per stranezza, bizzarria, deformità o goffaggine: abbigliamento grottesco; figura grottesca | (est.) Paradossale, assurdo: una situazione grottesca | A grottesca, (ellitt.) a capriccio.
|| grottescaménte, avv.
B s. m.
1 Ciò che è grottesco | Particolare effetto di comicità che deriva da ciò che è bizzarro, strano e sim.: recitazione con toni di grottesco; situazione che ha del grottesco.
2 Genere teatrale sorto in Italia nel primo dopoguerra, basato sulla deformazione delle situazioni, in bilico fra dramma e ironia.
3 (tipogr., spec. al pl.) Tipo di ornato capriccioso con foglie, fiori, frutti e sim.
 SFUMATURE
grottesco – mostruoso
Ciò che è talmente bizzarro, irregolare e lontano dalla normalità da risultare ridicolo si dice grottesco. Mostruoso è invece ciò la cui irregolarità si traduce in una bruttezza estrema, tale da generare ripugnanza; il termine può riferirsi tanto all’aspetto fisico, quanto alla sfera morale.

grottésca //
[dalle curiose figurazioni (scoperte alla fine del Quattrocento) delle grotte, com’erano pop. chiamati i resti della Domus Aurea, in Roma 1550]
s. f.
Decorazione fantastica con mascheroni, meduse, pesci alati, foglie, armi e sim.