hìnterland / ˈinterland, ted. ˈhɪntʌˌlant/
[vc. ted. comp. di hinter ‘dietro’, di area germ., e Land ‘paese, terra’, di orig. indeur. 1890]
s. m. inv. (pl. ted. Hinterländer)
1 Nel diritto internazionale dell’Ottocento, il territorio interno di una regione costiera, spec. africana, occupato da una potenza coloniale europea, sul quale questa poteva avanzare pretese di sovranità ad esclusione di ogni altra.
2 (geogr.) Area circostante un grande porto marittimo, fluviale o lacuale a cui fornisce merci di esportazione e da cui riceve quelle di importazione.
3 (urbanistica) Fascia di territorio circostante un grande centro urbano, di cui subisce l’influenza sociale ed economica.