incorporàre //
[vc. dotta, lat. tardo incorporāre, comp. di in- (2) e corporāre ‘dare un corpo’, da cŏrpus, di etim. incerta av. 1292]
A v. tr. (io incòrporo)
1 Mescolare due o più elementi in modo da formare una sola massa, con caratteristiche proprie: incorporando l’acqua col sale e la farina si ottiene una pasta; incorporare le uova e il burro nello zucchero.
2 (est.) Immettere in una struttura o in un organismo più vasto: incorporare una provincia in un regno, un piccolo comune in una grande città, le leggi vecchie nel nuovo codice | Annettere: incorporare una società. SIN. Includere.
3 Assorbire, ritenere: la calce incorpora acqua | (fig.) Assimilare.
4 (milit.) Assumere a ruolo in un corpo o reparto le reclute assegnate.
B incorporàrsi v. rifl. recipr.
Unirsi in modo da formare un tutto omogeneo (anche fig.): sostanze che si sono incorporate.
C incorporàrsi v. intr. pron.
†Incarnarsi.
 SFUMATURE
incorporare – amalgamare – annettere
Mescolare insieme due o più sostanze in modo da creare un’unica massa si dice incorporare; in altra accezione il verbo descrive l’azione di inserire un elemento in una struttura o in un organismo preesistente, avendo cura che il risultato finale sia di omogeneità e non di giustapposizione. Un’azione di fusione completa di più componenti in un insieme è descritta dal verbo amalgamare, che si usa di preferenza in riferimento a ingredienti alimentari o a colori. Annettere esprime invece l’idea di aggiungere un elemento accessorio a un tutto già strutturato, che alla fine non risulta modificato, ma solo ampliato.