làbile // o làbole
[vc. dotta, lat. tardo lābile(m), da lābi ‘scivolare’, di etim. incerta 1304]
agg.
1 (lett.) Effimero: la salute, la giovinezza sono beni labili; non è la più labile cosa che la memoria di benefici ricevuti (F. GUICCIARDINI). SIN. Caduco, fugace, passeggero.
2 Debole: memoria labile.
3 (psicol.) Emotivamente fragile e influenzabile.
4 (scient.) Instabile: composto chimico labile.
5 (lett.) Che scorre, che fluisce.
|| labilménte, avv.
|| labilità, s. f. inv. (V.).