sìncope //
[vc. dotta, dal lat. tardo sy̆ncope(m), dal gr. synkopḗ, deriv. di synkóptein ‘spezzare’, comp. di sýn ‘insieme’ e kóptein ‘tagliare’ av. 1342]
s. f.
1 (ling.) Caduta di una vocale, e quindi di una sillaba, all’interno di una parola: scrivi quel che vedesti in lettre d’oro (F. PETRARCA).
2 (med.) Improvvisa, completa perdita di coscienza e di tono muscolare, ad andamento transitorio.
3 (mus.) Cambiamento della normale accentuazione ottenuto prolungando un suono emesso su tempo debole nel tempo forte successivo, con effetto di sfasatura ritmica; ampiamente sfruttato nel jazz e nella musica leggera.