demagogìa //
[vc. dotta, gr. demagōgía, da dēmagōgós ‘demagogo’ 1792]
s. f. (pl. -gìe)
1 Degenerazione della democrazia, in cui i governanti, anche attraverso concessioni alle esigenze immediate delle masse popolari, tendono in realtà alla conservazione del proprio potere.
2 Pratica politica consistente nell’accattivarsi il favore popolare con promesse di miglioramenti economici e sociali difficilmente realizzabili | (est.) In una discussione, atteggiamento di chi cerca di accreditare le proprie tesi con affermazioni di facile presa, propagandistiche e sim.

mascalzóne //
[alterazione pop. di maniscalco ‘garzone di stalla’ (?) 1383]
s. m. (f. -a)
1 Persona spregevole e priva di scrupoli che compie azioni disoneste: quei mascalzoni lo assalirono e lo derubarono; il suo è stato proprio un gesto da mascalzone | (scherz.) Briccone, birbante: non fare il mascalzone! SIN. Canaglia, farabutto.
2 †Brigante, rapinatore | †Vagabondo, pezzente: quando io venni al vostro servizio, io ero povero mascalzone (F. SACCHETTI).
3 †Masnadiero, sgherro.
|| mascalzoncèllo, dim.

maṣnadière // o maṣnadièro
[provenz. maisnadier, da maisnada ‘masnada’ 1312]
s. m.
1 (f. -a, raro) Assassino o brigante di strada: fu colto / da stuol di masnadieri (P. METASTASIO) | (est.) Persona disonesta, che non ispira fiducia: faccia da masnadiere. SIN. Bandito, furfante.
2 †Soldato, milite.
3 †Sgherro, sbirro del podestà del bargello e sim.