La parola del giorno è: moccolo / moccolaia / smoccolare
mòccolo // (o -ó-)
[dal lat. mūccu(m), mūcu(m). V. muco ☼ 1353]
s. m.
1 (centr.) Moccolaia | (est., raro) Residuo di candela parzialmente arsa: raccogliere i moccoli.
2 Candela di dimensioni variabili, ma sempre piuttosto piccola: accendere un moccolo | Reggere, tenere il moccolo a qlcu., (fig.) essere presente alle effusioni di due innamorati.
3 (pop.) Bestemmia: tirare, mandare moccoli.
4 (fam.) Moccio: avere il moccolo al naso.
5 †Punta del naso.
|| moccolétto, dim. | moccolìno, dim. (V.) | moccolóne, accr. (V.).
moccolàia //
[da moccolo ☼ av. 1729]
s. f.
1 Ingrossamento che si forma in cima al lucignolo che arde e che carbonizzandosi produce fumo: fare moccolaia.
2 Colatura di cera di una candela stearica.
ṣmoccolàre //
[da moccolo, con s- ☼ av. 1412]
A v. tr. (io ṣmòccolo (o -ó-))
● Levare il moccolo | Accorciare lo stoppino o il lucignolo carbonizzato: smoccolare una candela, un lume a petrolio.
B v. intr. (aus. avere)
1 Lasciar cadere cera fusa, detto di candela: questa candela smoccola.
2 (fam.) Bestemmiare, tirar moccoli.