paléṣe //
[dal lat. pălam ‘palesemente’. V. pala (2) av. 1250]
A agg.
Che si manifesta, appare e sim. in modo chiaro ed evidente: errore palese; sei in palese contraddizione; la debolezza mia / palese almen non sia (P. METASTASIO). CONTR. Celato, nascosto | Fare, rendere palese, palesare | Voto palese, votazione palese, votazione in cui è possibile individuare come ha votato ogni singolo votante. CONTR. Segreto.
|| paleṣeménte o (lett.) paleṣaménte, avv. In modo aperto; chiaramente, evidentemente: era palesemente in imbarazzo.
B avv.
(lett.) Apertamente, esplicitamente, anche nella loc. in palese: Lavora in occulto e in palese (R. BACCHELLI).

paleṣàre //
[da palese 1266]
A v. tr. (io paléṣo)
Manifestare, rendere palese: palesare un segreto; pensò di non palesare ad alcuna persona chi fossero (G. BOCCACCIO). SIN. Rivelare, svelare. CONTR. Celare, nascondere.
B paleṣàrsi v. intr. pron. e rifl.
Manifestarsi, rivelarsi, farsi conoscere: le difficoltà si palesarono più gravi del previsto; disse il conte a Perotto che era in pensiero di palesarsi (G. BOCCACCIO) | (raro) Mostrarsi.
 SFUMATURE
palesare – propalare – vociferare – esternare
Il rendere noto e manifesto qualcosa che prima era nascosto o taciuto si dice palesare. Se l’informazione viene diffusa con lo scopo di renderla nota a quante più persone è possibile si può impiegare propalare. Vociferare si utilizza invece per definire un modo particolare del diffondere una notizia, che è quello della comunicazione ufficiosa, del pettegolezzo, talora dell’insinuazione. Nel caso in cui ad essere manifestati siano invece propri progetti, idee, sentimenti, su cui si è meditato ma che non si sono mai condivisi con gli altri, si può utilizzare il verbo esternare.
SFUMATURE confidare.

confidàre //
[lat. parl. *confidāre, per il classico confīdere, comp. di con- ‘con’ e fīdere (da fīdus ‘fido’) 1261 ca.]
A v. tr.
1 Rivelare, in un’atmosfera di segretezza o discrezione: mi ha confidato le sue speranze | (lett.) Affidare: a te confido tutto il mio reame (L. PULCI).
2 Sperare, presumere (+ di seguito da inf., + che): confido di arrivare in tempo; confido che verrà; altri … non confidavano che avesse a passare (F. GUICCIARDINI).
B v. intr. (aus. avere)
Avere fiducia (+ in): confidare in Dio; confido nella tua discrezione. SIN. Contare, sperare.
C confidàrsi v. intr. pron.
1 (raro, lett.) Appoggiarsi a qlcu., avere fiducia in qlcu. | Confidarsi in qlcu., mettersi nelle sue mani.
2 Rendere qlcu. partecipe dei propri segreti, dei propri pensieri più intimi (+ con; lett. a): voglio confidarmi con te; avrebbe dovuto anche lui confidarsi a un segretario (A. MANZONI).
 SFUMATURE
confidare – confessare – rivelare
Rivelare qualcosa a qualcuno in un contesto di confidenza e con fiducia nella riservatezza dell’interlocutore si dice confidare. Se la cosa rivelata costituisce un segreto abbastanza intimo o un caso personale è appropriato l’uso di confessare, che in accezione lievemente diversa indica il dichiarare apertamente e pubblicamente la responsabilità di azioni moralmente discutibili o addirittura delittuose. Il comunicare una notizia segreta si dice anche rivelare, termine che, a differenza dei precedenti, non implica nessun clima di confidenzialità fra chi parla e chi ascolta, né una richiesta di riservatezza.
SFUMATURE palesare.