pedànte //
[dal lat. pēs, genit. pĕdis ‘piede’, cioè ‘colui che accompagnava a piedi gli scolari’ (?) av. 1425]
A agg.
1 (spreg.) Che cura eccessivamente il rispetto delle regole e della precisione formale: un professore pedante | (est.) Che si preoccupa delle minuzie, che parla, scrive o lavora con esasperata minuziosità: un tono pedante pieno di tranquilla sufficienza (A. MORAVIA). SIN. Cavilloso, pignolo.
2 (spreg.) Che imita servilmente i classici negli scritti e sim.: un verseggiatore pedante.
|| pedanteménte, avv. In modo pedante.
B s. m. e f.
1 (spreg.) Chi è eccessivamente ligio alle regole grammaticali o alle norme che reggono un determinato lavoro.
2 (spreg.) Chi nello scrivere imita pedissequamente i classici: è un pedante del tutto privo di originalità.
C s. m.
1 †Istitutore, pedagogo.
2 (raro) Pedanteria: cadere nel pedante.
|| pedantèllo, dim. | pedantìno, dim. | pedantóne, accr. | pedantùccio, pedantùzzo, dim. | pedantùcolo, dim.