postulàre //
[vc. dotta, lat. postulāre, di orig. indeur., avvicinato poi a pŏscere ‘chiedere’ sec. XIV]
v. tr. (io pòstulo)
1 Chiedere con insistenza: postulare cariche, benefici.
2 Chiedere l’ammissione a un ordine religioso | Difendere la causa di canonizzazione di un beato.
3 (filos., scient.) Assumere come premessa di un ragionamento una proposizione non dimostrata.
4 (est.) Implicare, presupporre: L’una incapacità non postula l’altra capacità, e viceversa (C. PAVESE).

postulànte //
A part. pres. di postulare; anche agg.
Nei sign. del v.
B s. m. e f.
1 Chi chiede qlco. con insistenza: la turba dei postulanti.
2 Nella regola di alcuni ordini religiosi, chi chiede di essere ammesso come novizio ed è nel periodo del postulato.

postulàto (1) //
[1631]
A part. pass. di postulare, anche agg.
Nei sign. del verbo: il principio postulato.
B s. m.
(filos., mat.) Proposizione priva di evidenza e non dimostrata, ma ammessa ugualmente come vera, su cui si fonda un procedimento o una dimostrazione.
SFUMATURE assioma.

postulàto (2) //
[da postulare nel sign. 2, sul modello di noviziato 1958]
s. m.
Periodo di prova cui è sottoposto chi aspira ad entrare in un ordine religioso.