protocòllo //
[vc. dotta, gr. prōtókollon ‘primo (foglio del rotolo di papiro), incollato’, comp. di prôtos ‘primo’ (V. proto-) e kólla ‘colla’ 1309]
s. m.
1 Nel Medioevo, registro sul quale i notai trascrivevano gli atti da essi rogati.
2 Registro su cui vengono annotati gli atti concernenti l’attività di enti pubblici, aziende o studi professionali: mettere a protocollo; ufficio del protocollo; numero di protocollo.
3 Accordo internazionale, spec. accessorio ad altro: protocollo d’intesa; firmare il protocollo | (est.) Testo di un accordo, spec. di carattere sindacale.
4 Complesso di norme che riguardano e regolano il cerimoniale diplomatico: capo del protocollo; le regole del protocollo; rispettare il protocollo; contravvenire al protocollo.
5 (filos.) Nella logica neopositivista, ciascun enunciato elementare, risultante da un’osservazione immediata, su cui si fonda il sistema di una scienza.
6 Nelle loc. carta protocollo, foglio protocollo, formato protocollo, carta da stampa o da scrivere che ha, rispettivamente, il formato di cm 64×88 e di cm 31×42.
7 Insieme dei procedimenti necessari a sviluppare una certa indagine o a svolgere una certa attività: protocollo terapeutico.
8 (inform.) In un sistema di comunicazione, convenzione per l’interpretazione univoca delle informazioni scambiate.