recìngere // o ricìgnere, (tosc.) ricìngere
[vc. dotta, lat. tardo recĭngere, comp. di re- e cĭngere 1319]
v. tr. (coniug. come cingere)
Cingere tutto intorno: recingere una città di mura, di fortificazioni; recingere un luogo con un reticolato, con una palizzata | (lett.) Cingere: e fa’ che tu costui ricinghe / d’un giunco schietto (DANTE Purg. I, 94).

recìnto // o (lett.) ricìnto
A part. pass. di recingere; anche agg.
Nei sign. del v. | (lett.) Cinto da una corona, una ghirlanda e sim.: Co’ l’irte chiome ricinte d’ellere (G. D’ANNUNZIO).
B s. m.
1 Spazio circondato da mura, siepi, steccati e sim.: recinto riservato alle autorità | Recinto del peso, negli ippodromi, luogo dove vengono pesati i fantini e dove passeggiano i cavalli prima della corsa | Recinto delle grida, in borsa, spazio un tempo riservato agli agenti di cambio. ILL. vita quotidiana/5.
2 Ciò che recinge qlco.: un recinto in muratura, di assi.