carnàio //
[lat. carnāriu(m), da căro, genit. cărnis ‘carne’ sec. XIII]
s. m. (pl. -ai)
1 Luogo di sepoltura comune: gli parve di sentirsi afferrare pe’ panni dal becchino e buttar giù nel carnaio (L. CAPUANA).
2 Ammasso di cadaveri | (est.) Strage: fare un carnaio dei soldati nemici. SIN. Massacro.
3 (spreg.) Affollamento di persone seminude | (est.) Il luogo in cui vi è tale affollamento: la spiaggia era un vero carnaio.
4 Locale in cui si conserva la carne macellata.
SFUMATURE folla.

fólla // (o -ò-)
[da follare, come calca da calcare: in orig. il sign. di folla era solo quello di ‘pressione’ sec. XIV]
s. f.
1 Quantità di gente riunita insieme: una folla festante si assiepava lungo la strada; una folla immensa e festosa traboccava di contrada in contrada (I. NIEVO) | (fig.) Bagno di folla, il trattenersi a lungo tra una folla entusiasta durante una manifestazione pubblica, detto spec. di personaggio famoso.
2 (est., anche spreg.) Gente, massa: aveva tentato d’uscire dal suo guscio e comunicare con la folla (I. SVEVO); non mi interessano gli applausi della folla.
3 (fig.) Gran numero di cose: una folla di pensieri disordinati. SIN. Moltitudine.
 SFUMATURE
folla – calca – ressa – carnaio
Un gran numero di persone riunito insieme costituisce una folla. Se l’assembramento è particolarmente fitto e le persone strette le une alle altre si ha una calca. Con ressa si definisce una folla che si muove in maniera disordinata, spingendo e urtando. Se l’insieme numeroso e fitto di persone è semivestito, come una folla di bagnanti su una spiaggia, abbiamo un carnaio, termine che ha una decisa valenza spregiativa.
SFUMATURE moltitudine.