salàma //
[f. di salame 1905]
s. f.
(cucina) Salama da sugo, o (ellitt.) salama, insaccato di carne e fegato di maiale, condito con spezie e vino rosso, viene bollito a lungo a fuoco lento e servito con purè di patate; piatto tipico della cucina ferrarese.

salàme //
[dal lat. mediev. salāmen ‘insieme di cose salate’, da sāl, genit. sălis ‘sale’ av. 1494]
s. m.
1 Carne suina tritata e salata, insaccata in budelli con cubetti o fettine di grasso e grani di pepe, che si lascia stagionare: salame crudo, cotto; salame all’aglio; una fetta di salame; mangiare pane e salame; essere legato come un salame | Salame di pesce, carne di pesce di seconda qualità, aromatizzata e insaccata in budelli di origine suina.
2 (est.) Dolce di forma allungata, simile a un salame: salame di cioccolato; salame di fichi | Salame inglese, pan di Spagna ripieno.
3 (fig.) Persona goffa, impacciata, che non sa muoversi: starsene lì come un salame; muoviti, salame!
|| salamìno, dim. (V.) | salamóne, accr.

salamèlla //
[da salame 1931]
s. f.
Salame dalla caratteristica forma a ferro di cavallo, preparato con impasto magro di maiale, che si può consumare anche dopo brevissima stagionatura.

salamìno //
[1872]
s. m.
1 Dim. di salame | Tipo di insaccato simile al salame, di formato più piccolo, da mangiarsi spec. affettato e talora anche cotto: salamino alla cacciatora.
2 In tipografia, colonna di righe di giustezza minore. SIN. Colonnino.