ṣbracàre // o (sett.) ṣbragàre (1)
[comp. di s- e braca (V.) 1536]
A v. tr. (io ṣbràco, tu ṣbràchi)
Togliere le brache, i pantaloni.
B v. intr. (aus. avere)
(fam.) Lasciarsi andare, degenerare.
C ṣbracàrsi v. rifl.
1 (raro) Togliersi le brache, i pantaloni.
2 (raro o lett.) Slacciarsi, sbottonarsi gli abiti per mettersi più comodo, a proprio agio | (fig.) Sbracarsi per qlcu., per qlco., dimostrare grande sollecitudine | (fig.) Sbracarsi dalle risa, ridere smodatamente.
3 (fig.) Lasciarsi andare ad atteggiamenti sguaiati, scomposti.

ṣbracàto // o (sett.) ṣbragàto
part. pass. di sbracare; anche agg.
1 Nei sign. del v.
2 Sbracalato.
3 (fig.) Scomposto, sguaiato: riso sbracato | Disordinato, privo di misura, trascurato: vita sbracata.
|| ṣbracataménte, avv.
1 †Spensieratamente, beatamente.
2 In modo disordinato, trasandato; in modo sguaiato, scomposto.

ṣbracalàto //
[comp. di s- e bracale (V.). V. bracalone, sbracato 1891]
agg.
(fam.) Che ha i calzoni cascanti | (est.) Che è vestito in modo disordinato e trasandato: in casa se ne sta tutto sbracalato.