scelleràto // o sceleràto
[lat. scelerātu(m), part. pass. di scelerāre ‘macchiare di un delitto’ 1268]
A agg.
1 Che si è macchiato di atroci delitti: anima scellerata; mani scellerate; sono … molti animi scelerati che hanno grazia di bello aspetto (B. CASTIGLIONE). SIN. Infame, iniquo, nefando.
2 Malvagio, cattivo, nefando, detto di cose: parole scellerate, vita scellerata.
|| scellerataménte, avv.
B s. m. (f. -a)
Persona scellerata.
|| scelleratàccio, pegg. | scelleratóne, accr.

scelleratézza // o sceleratézza
[av. 1332]
s. f.
1 Caratteristica di chi è scellerato | Inclinazione naturale al male, al delitto.
2 Misfatto, scellerataggine.
SFUMATURE malefatta.

malefàtta // o (raro) malafàtta, (raro) màla fàtta
[comp. di mala (f. di malo) e fatta av. 1600]
s. f. (pl. malefàtte)
1 †Errore, difetto di tessitura.
2 (spec. al pl.) Cattiva azione, misfatto: subire la punizione per le proprie malefatte | (lett., raro) Errore, sbaglio: tocca a noi di aver senno pei giovani, e di rattoppare le loro malefatte (A. MANZONI).
 SFUMATURE
malefatta – iniquità – scelleratezza
Malefatta è in generale un’azione scorretta, moralmente riprovevole. Iniquità fa invece riferimento alle conseguenze ingiuste di un comportamento riprovevole. Scelleratezza è il termine con cui si connota l’agire di chi ha commesso un delitto atroce o ha una naturale inclinazione al male; in senso concreto è un’azione malvagia, efferata.