sofisticàre //
[dal lat. mediev. sophisticāri (deponente), da sophĭsticus ‘capzioso’ (V. sofistico) 1364]
A v. intr. (io sofìstico, tu sofìstichi; aus. avere)
Ragionare per sofismi, sottilizzare, cavillare: è inutile stare a sofisticare su tutto.
B v. tr.
Alterare con frode gli alimenti posti in commercio: sofisticare il vino.

sofisticàto //
part. pass. di sofisticare; anche agg.
1 Adulterato.
2 Che mostra raffinatezza e ricercatezza, talora a scapito della naturalezza: donna sofisticata; maniere sofisticate | (raro) Complicato, sofistico: un ragionamento sofisticato.
3 Detto di impianto, congegno, attrezzatura ad altissimo grado di perfezione tecnologica sia nei materiali e nei procedimenti, sia nell’affinamento dei risultati e delle prestazioni.
|| sofisticataménte, avv.
SFUMATURE raffinato.

raffinàto //
A part. pass. di raffinare; anche agg.
1 Sottoposto a raffinazione: zucchero, olio raffinato.
2 (fig.) Ricercato, squisito: pranzo raffinato | Studiato, sottile (in contesti negativi): agire con raffinata perfidia.
|| raffinataménte, avv. In modo raffinato: arredare raffinatamente la propria casa; in contesti negativi, con sottile piacere: raffinatamente crudele.
B agg. e s. m. (f. -a)
Che (o Chi) ha gusti ricercati, ostenta eleganza o ama le squisitezze e gli agi della vita: una compagnia di raffinati.
 SFUMATURE
raffinato – ricercato – sofisticato
Chi è raffinato ha buon gusto, sensibilità ed eleganza. In chi è ricercato queste doti non si manifestano in maniera naturale e spontanea, ma in modi studiati. In chi è sofisticato la ricercatezza sconfina in modi che appaiono affettati o allusivi.