trapélo //
[lat. protēlu(m), col senso originario di ‘tirare (da inserire nella famiglia di tĕndere, tenēre) in avanti, di continuo (pro-)’, con sovrapposizione in it. di tra- sulla variante metatetica *tropelo av. 1708]
s. m.
Cavallo o altra bestia da tiro che serve da rinforzo a una vettura in salita. SIN. Bilancino.

trapelàre (1) //
[comp. di tra- e del deriv. di pelo in senso figurato (‘incrinatura’, ‘sottile meato’) sec. XIII]
A v. intr. (io trapélo; aus. essere)
1 Infiltrarsi e stillare attraverso aperture, spaccature, fori, detto di un liquido: l’acqua trapela dalle pareti del vaso | Uscire da fessure molto piccole, detto della luce: il sole trapelava da uno spiraglio. SIN. Filtrare.
2 (fig.) Rivelarsi di nascosto o a stento, venirsi a sapere: qualche cosa è trapelato del suo piano | (lett.) Palesarsi.
B v. tr.
(lett., raro) Aver sentore, arrivare a sapere attraverso pochissimi indizi.

trapelàre (2) //
[da trapelare (1) 1865]
v. tr. (io trapélo)
(disus.) Rimorchiare con un trapelo.