zéppa // (o ẓ-)
[longob. zeppa ‘bietta, cuneo’ av. 1327]
s. f.
1 Pezzetto di legno per rincalzare mobili traballanti o chiudere qualche fessura: mettere una zeppa alla gamba di un tavolo.
2 (est.) Rialzo o alta suola in sughero o legno, di sandali o zoccoli.
3 (est.) Nella tipografia a caratteri mobili, listello di piombo utilizzato per riempire gli spazi lasciati liberi dalla composizione.
4 (fig.) Rimedio, espediente improvvisato: è un bel pasticcio: provate a metterci una zeppa | Mettere delle zeppe fra due persone, cagionare dissensi.
5 (fig.) Frase o parola che funge da riempitivo: trovare una zeppa per la rima | Notizia o articolo che serve da riempitivo.
6 Gioco enigmistico consistente nel trovare, in base alle indicazioni date, due parole di cui la seconda è ottenuta inserendo in un’altra una lettera o una sillaba (per es. moto, moSto; veto, veLAto). CFR. Scarto.
|| zeppétta, dim. | zeppettìna, dim. | zéppola, dim. (V.).

biétta //
[etim. incerta av. 1320]
s. f.
1 Pezzo di legno o di metallo, di forma troncoconica, usato per serrare, fendere legni e sim. SIN. Chiavetta, cuneo | (mus.) Nasetto.
2 (edil.) Pezzo di legno di forma parallelepipeda che viene inserito trasversalmente in due travi fra loro collegate, per trasmettere sforzi di taglio.